Nuovo orientamento
"Non c'è nulla da inventare, è tutto solo da scoprire."
Al contempo iniziò a ricercare ed esperimentare: dapprima con il rullo massaggiante, conosciuto grazie a suo padre, più avanti con dei speciali motori magnetici.
Condusse molti esperimenti con l'acqua, finché il gatto di casa, “Minka”, rifiutandosi di bere altr'acqua, gli fece notare il cambiamento che provocava trattandola con i suoi motori magnetici. Così iniziò a dedicarsi più intensamente all’acqua che lo ammaliava più che mai, influenzando decisivamente la sua vita e quella della sua famiglia.
La sua migliore maestra era la natura e il suo strumento più importante il microscopio. Scoprì che l’acqua è capace di registrare informazioni e di trasmetterle ad altra acqua senza entrarci in contatto diretto.
Aveva creato la base della vitalizzazione dell’acqua. La sua scoperta si diffuse, e sempre più persone si interessavano alla vitalizzazione dell’acqua e venivano a rifornirsi di “acqua Grander”.
Il naturalista tirolese continuò i suoi esperimenti. Insieme a suo figlio Hansi, sviluppò il suo primo vitalizzatore d’acqua; un dispositivo da montare direttamente sulla conduttura idrica per vitalizzare la propria acqua.
Il garage vicino casa fungeva da laboratorio, luogo di ricerca e di produzione.
L’interesse pubblico aumentò, e in 30 anni la vitalizzazione dell’acqua GRANDER si è diffusa nel mondo. Oggi Johann Grander ne è più che sicuro: “Non c’è nulla da inventare, è tutto solo da scoprire.”